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PERIODICO ASSIDIFER-FEDERMANAGER - già Ferrovie&Servizi Anno 32 - n. 4/2023
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Nel cambiamento c’è la nostra storia e il nostro futuro
Cambiamento è certamente la parola più adatta per descrivere la fase che sta vivendo il Gruppo FS Italiane nel suo insieme. La rior-
ganizzazione in Poli sta infatti iniziando a produrre i suoi effetti in termini di rivisitazione dei processi indu- striali e delle aree di business societarie, con le inevitabili conseguenze di carattere organizzativo.
Tutto ciò è reso possibile dalla convinta partecipa- zione dei dirigenti, protagonisti delle trasformazioni, an- che profonde, avvenute nel corso degli anni. Da quelli operati sulla natura giuridica dell’Azienda a quelli prodotti negli assetti organizzativi; dal forte passaggio culturale e operativo dalle logiche del servizio pubblico a quelle del mercato. Ad arricchire questa storia si è aggiunta di recente anche ANAS.
Cambiamento e innovazione sono nel DNA del mondo ferroviario. Nella sua storia il driver dell’innova- zione tecnologica ma anche sociale, il contribuito de- terminante per unire fisicamente il Paese – in passato con i treni degli immigrati al Nord, più recentemente
con l’Alta Velocità “metropoli- tana” d’Italia – ha cementato la coesione sociale, e ora caratte- rizza lo slancio verso l’Europa.
In questo anche la ragione del senso di appartenenza che ha contraddistinto sino a oggi la dirigenza FS, che prosegue an- che dopo il termine dell’attività professionale, come bene dimo- strano i nostri iscritti.
Non ci nascondiamo però il rischio che questa passione e questo senso di appartenenza possa essere scambiato per au- toreferenzialità e chiusura al- l’esterno o, peggio, mancanza di alternative concrete per le no- stre professionalità, che invece a tutti i livelli, non solo dirigen- ziali, sono ricercate nel mercato del lavoro.
A questo si collega la neces- sità, oggi divenuta impellente, di mettere in atto un allinea- mento sostanziale delle retribu- zioni e dei benefit della dirigenza FS al mercato.
E non solo. Le nostre profes- sionalità, specie nei momenti in cui i processi di cam- biamento sono più disruptive, devono essere valorizzate in quanto risorse preziose nel Gruppo, pur nel turnover,
anche profondo, che le trasformazioni comportano. Valorizzazione e retribuzione in linea con il mercato sono le chiavi per non innescare un processo inevitabile
di depauperamento professionale del management. Post scriptum: sappiamo che è iniziato all’interno di Federmanager il laborioso processo per il rinnovo, con Confindustria, del CCNL. Dalle riflessioni che stanno emergendo in Federmanager alla contrattazione azien- dale di secondo livello spetterà occuparsi della retribu- zione variabile, della formazione, del welfare anche
aziendale e, non ultimo, della parità di genere.
Non ci resta che augurare al capo delegazione per il rinnovo – Gherardo Zei – buon lavoro per affrontare con tenacia e consueta professionalità, la difficile trat-
tativa con Confindustria.
Paola Fini