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 Grandangolo
L’Uomo, il Fato e... l’INPS
Il sociologo statunitense Joseph Overton ha descritto le moda- lità attraverso le quali idee o
comportamenti considerati inam- missibili dalla società diventano uni- versalmente accettati mediante tipici passaggi successivi (le sei finestre di Overton), ad opera di opinionisti interessati a renderli non solo ac- cettabili, ma concretamente prati- cabili dalla politica.
La pubblicazione sui media del contenuto del XXII Rapporto annua- le dell’INPS presentato alla Camera dei Deputati il 13 settembre 2023, per la parte relativa alla relazione fra aspettativa di vita per gruppi pro- fessionali e pensioni, sembra essere l’avvio di una operazione finalizzata alla creazione di una finestra di “pra- ticabilità” per nuove, aberranti, mo- difiche del sistema pensionistico.
La nota di precisazione dell’INPS non è rilevante, perché non smen- tisce il merito, ma si limita a preci- sare il ruolo dell’Istituto in materia.
Già attualmente nel calcolo dei coefficienti di trasformazione del monte contributivo in pensioni si tie- ne conto della aspettativa di vita, ma solo in termini generali, mentre il Rapporto dell’INPS disaggrega il parametro per categorie professio- nali (i dirigenti vivrebbero più a lungo dei loro collaboratori) e addirittura per località geografiche; ne conse- gue che alcune categorie profes- sionali (e i toscani rispetto ai pu- gliesi?) dovrebbero avere pensioni più basse perché con maggiore aspettativa di vita.
Alcuni opinionisti già si sono af- frettati ad affermare che il sistema odierno creerebbe perciò delle “spe- requazioni” auspicando, probabil- mente, che l’INPS si assuma il com- pito di porre rimedio alle ingiustizie che il Fato produce nell’assegnare a ciascun essere umano una diver- sa lunghezza alla vita.
Alla luce delle possibilità offerte dalla scienza medica e dai big data, ove si voglia applicare al meglio
questa brillante idea, perché non scendere ancora più nel dettaglio, correlando la pensione alla cartella clinica, alla storia famigliare, allo studio del genoma, allo stile di vita di ciascuno, tutti elementi che con- sentirebbero di affinare ad perso- nam il calcolo della aspettativa di vita?
Ancora poco tempo fa avremmo avuto difficoltà a prendere sul serio questa ipotesi, da qualche giorno possiamo scriverne senza tema di essere presi per visionari (J. Overton docet).
Eppure un risultato positivo la pubblicazione di questo rapporto l’ha prodotto: ha finalmente svelato un progetto complessivo di pena- lizzazione di una categoria di citta- dini – poco importa se in servizio o in pensione – che tanto danno al Paese in termini di professionalità, tasse e contributi previdenziali, mol- to spesso pagandosi i servizi che
 In questo numero
  1 Nel cambiamento c’è la nostra storia e il nostro futuro
2 Grandangolo
L’Uomo, il Fato e... l’INPS
4 Col freno tirato
6 PNNR: a che punto siamo?
8 Pensioni: l’erosione continua
13 Corretta equità e rivalutazione potere di acquisto per le pensioni del ceto medio
15 Attrazione al ribasso 17 Fondazione FS Italiane
Una bella storia italiana
19 Collegio dei Probiviri
organo statutario misconosciuto
21 Le Navi Antiche di Pisa
23 La lettura
Una volta il futuro era migliore Lezioni per invertire la rotta







































































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