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E-learning e apprendimento processi formativi da migliorare
Molti imprecano contro l’e- learning e spesso a ra- gione. Del resto, chi di noi
non ha vissuto l’ansia di dover con- cludere al più presto un corso online entro una data ben precisa, spesso poi comunque prorogata; e questo per non parlare del timore del test finale del cosiddetto avvenuto ap- prendimento, che spesso in realtà non è poi tanto difficile da superare, ma altre volte sembra impossibile, quasi che lo facessero apposta!?
In realtà nessuno strumento è di per sé negativo o inutile a prescin- dere. Non fa eccezione nemmeno l’e-learning. Spesso è l’uso che si fa che lo rende assolutamente impro- duttivo, ma lo strumento in sé è va- lido.
Il termine, che ormai da diversi anni è entrato nella vita di molti di noi che si vedono costretti a impro- ponibili corsi per via elettronica, so- stituendo così le classiche aule ba- sate su di un’interazione con un docente, a cui rivolgere domande, e con dei compagni di classe, nasce ovviamente nei paesi anglosassoni. Gli inglesismi o meglio anglicismi si sprecano del resto: fanno tanto più chic, o no? E-learning, smart wor- king, EBIT, feedback, report, part time, benchmark, spread, item, ec- cetera fino a pronunciare in inglese anche la parola audit, che però è la- tino. Ooops.
Tornando al concetto di e-lear- ning su Wikipedia leggiamo: “Per apprendimento online (noto anche come apprendimento in linea, tele- apprendimento, teledidattica o con il termine inglese E-learning) s’in- tende l’uso delle tecnologie multi- mediali e di internet per migliorare la qualità dell’apprendimento, faci- litando l’accesso alle risorse e ai ser- vizi, così come anche agli scambi in remoto e alla collaborazione a di- stanza”.
Parrebbe essere insomma un modo intelligente ed efficace di ap- prendere, che supera barriere e opera come facilitatore. In questa
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  accezione non traspare però dell’al- tro che si nasconde in modo insi- dioso nell’apprendimento a distanza. Ma vediamone prima gli aspetti po- sitivi.
Apprendere a distanza, dall’uffi- cio o da casa, senza vincoli di orario e perditempo per inutili spostamenti verso un’aula, spesso in un’altra città, porta con sé evidentemente grandi vantaggi laddove la realtà in cui si è calati permetta di accedervi con facilità e soprattutto con una de- gna offerta didattica non solo di fac- ciata. Non a caso sono sorte anche università online che permettono, a chi altrimenti non ne avrebbe la pos- sibilità, di poter accedere in modo flessibile e personalizzabile ad un sapere un tempo destinato ai pochi.
Ecco allora che internet per tutti e i corsi per tutti dovrebbero facilitare l’elevazione culturale delle persone in una società che del resto pre- tende sempre maggiori livelli di co- noscenza e specializzazione pro- fessionale.
Ma cosa rappresenta il teleap- prendimento in azienda? In realtà le potenzialità di tale strumento sono enormi. Temi come la sicurezza del lavoro, l‘etica aziendale, lo sviluppo della personalità, il miglioramento di competenze specifiche e speciali- stiche di settore, la conoscenza degli stessi strumenti informatici, l’appro- fondimento di nuove norme, e molto altro troverebbero - con giusto sup- porto tecnico e un accompagna- mento a mezzo di un tutor/docente























































































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