Page 15 - Collegamenti-1-2024
P. 15

15
  mai applicato concretamente, in nessun luogo. Questi richiami alla corretta lettura dell’opera del filosofo nulla tolgono al valore del suo pen- siero. Perché quelle riflessioni hanno avuto un’ampia estensione nel tempo. Hanno attraversato epoche ed eventi di grande portata, influen- zando filosofia, economia, diritto, so- ciologia; un filo di approfondimenti e studi di molti secoli giunto fino a noi. E, infatti, molti altri pensatori hanno esaminato e discusso la que- stione della classe media o, comun- que, delle classi sociali, ciascuno con prospettive diverse e in contesti storici specifici. Fra quelli vissuti ne- gli ultimi secoli ne citiamo solo al- cuni, tra i più noti: John Locke (1632- 1704), Jean-Jacques Rousseau (1712-1778), Karl Marx (1818- 1883), John Maynard Keynes (1883-1946), Vilfredo Pareto (1848- 1923). E, per venire ai nostri giorni, merita segnalare l’economista fran- cese Thomas Piketty (nato nel 1971). Il suo saggio Capital et Idéo- logie ha influenzato in maniera si- gnificativa il dibattito sulle disugua- glianze sociali e sulla perdita di reddito della classe media a livello
mondiale (teorie condivise, ma an- che molte osservazioni critiche).
Egli illustra come gli appartenenti
alle classi medie e lavoratrici dei
paesi ricchi siano stati in gran parte
tagliate fuori dalla crescita globale
nel periodo 1980-2018. Per contro,
ne hanno fortemente beneficiato altri
gruppi sociali, situati al di sotto e al
di sopra di essi. Mostra il fenomeno
in un grafico che sembra la silho-
uette di un elefante e perciò l’autore
lo ha intitolato La courbe de l’élé-
phant des inégalités mondiales,
1980-2018. In breve, osserva Pi-
ketty: se la distribuzione globale del
reddito fosse rimasta sempre in
equilibrio, allora, piuttosto che una
flessione della curva vedremmo una
linea piatta. In altri termini, conclude:
“Il fatto che ci si trovi così lontani da
una curva piatta dimostra la portata
delle trasformazioni in atto”. [ns.
2
Ricerche e studi sulla classe media
L’OCSE, per parte sua, informa che da circa trent’anni le famiglie della classe media sono sotto pres- sione. Le sue analisi dicono che la
classe media sta perdendo slancio; che il suo tenore di vita, in molti Paesi aderenti all’Organizzazione, è peggiorato o comunque non è cre- sciuto. La percezione più diffusa è che l’attuale sistema socio-econo- mico è ingiusto e che la classe me- dia non ha beneficiato della crescita economica in proporzione al contri- buto che essa ha dato e dà per rea- lizzarla. Altro dato: la classe media sta diminuendo, in ragione del fatto che i posti di lavoro finora da essa occupati stanno scomparendo; essa percepisce la continua riduzione dei
3
e documentazioni economiche dei giorni nostri ci riporta alle riflessioni del filosofo greco a proposito delle conseguenze che derivano dalla “frequente esiguità numerica del ceto medio”. Esiguità non solo nu- merica, ma anche in termini di per- dita di ruolo. Analisi attualizzate ci vengono da noti sociologi moderni. Sono illuminanti alcuni passaggi che si leggono nei loro saggi. Già qual- che decennio fa, il sociologo Ar- mando Bagnasco diceva: “Se in passato l’immagine che trasmetteva
trad.].
suoi redditi.
Questo breve excursus su analisi


































































   13   14   15   16   17