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suale o peggio ancora del controllo predittivo. Inoltre, gli sviluppatori do- vranno garantire che i suoni, le im- magini e i testi siano chiaramente identificabili come artificiali.
La Commissione Europea si do- terà di un apposito AI Office che po- trà irrogare multe fino al 7% del fat- turato globale. Le associazioni che si occupano di diritti digitali invitano però a contenere gli entusiasmi per- ché rischi e dubbi restano ben pre- senti, considerato che una legge dif- ficilmente riesce a tenere il passo di una tecnologia che evolve in modo esponenziale.
Rischi ben evidenziati anche da tanti addetti allo sviluppo di questa tecnologia.
Geoffrey Hinton (padre della IA) e massimo esperto di apprendi- mento profondo, ha lasciato ultima- mente Google perché la IA è “una minaccia esistenziale della umanità e potrebbe sterminarla”.
Geoffrey Hinton, con il suo ab- bandono, chiede che intervenga pe- santemente la politica per regolare questi modelli ed evitare che pren- dano il sopravvento, come sta già avvenendo in particolare in Cina e USA, dal momento che la IA potrà avere la capacità di confondere la realtà dalla fantasia, il vero dal falso, iniziando a scriversi da sola il codice che le serve a svilupparsi in auto- nomia senza avere però l’etica del- l’umano.
Stephen Hawking, il cosmologo, fisico scopritore dei buchi neri, ebbe a manifestare le sue inquietudini sulla possibilità che l’uomo possa autodistruggersi, tramite la diffusione di virus geneticamente modificati come armi biologiche, la costruzione di una IA che possa ribellarsi all’es- sere umano o lo scoppia di una guerra nucleare.
Vernon Vinge, matematico e ro- manziere americano, che per primo introdusse il concetto di singolarità tecnologica, (il momento in cui la tecnologia acquisisce una capacità intellettiva pari o superiore a quella dell’uomo) nel 1993 scriveva Tec- nological Singularity: “Entro trenta anni, avremo i mezzi tecnologici per creare una intelligenza sovrumana. Poco dopo, l’era degli esseri umani finirà”.
scritto diversi libri sulla IA pur es- sendo favorevole al transumane- simo (movimento culturale e scien- tifico, che propugna il dovere di applicare fisicamente le nuove tec- nologie all’uomo, per migliorarne le capacità fisiche e cognitive=ibridiz- zazione umana), si è detto molto preoccupato sulle conseguenze umane della IA, tanto che è dell’idea della necessità di unire le cortecce cerebrali umane connettendo le fun- zioni di apprendimento, linguaggio e memoria, ovvero realizzare la ibri- dizzazione uomo/macchina e sa- rebbe la ultima evoluzione dell’uomo sulla terra, ipotizzando, in modo fu- turistico, di poter scaricare informa- zioni e ricordi su un supporto esterno, non biologico, da poter uti- lizzare come banca dati. (Mind Uplo- anding).
Sarebbe una nuova creazione dell’essere umano, fatta dall’ uomo secondo l’idea prometeica e atea che “gli uomini non possono vivere senza le arti meccaniche e l’indivi- duo non può fare a meno dell’arte del sapere”.
Elon Musk, ad esempio, muo- vendosi nella scia del transumane- simo sta sviluppando, con la sua so- cietà Eurolink, una sorta di chip che impiantato nel cervello, dovrebbe riuscire a leggere i segnali dei neu- roni, interpretarli e trasmetterli wire- less a un dispositivo esterno che li traduce in azioni. “Non possiamo sconfiggere l’IA ma ci si può fondere con essa”.
Identica posizione critica e pre- occupata è stata espressa da Yuval Noah Harari – saggista, scrittore e professore – stretto collaboratore di Klaus Schawab (fondatore e Presi- dente del World Economic Forum di Davos, co-fondatore del Gender Equality Project, e ideatore del Great Reset).
“Il tema che l’ IA cancellerà mi- gliaia di posti di lavoro è solo, peral- tro, un risvolto secondario – se vo- gliamo – rispetto ai danni irreversibili che può produrre sul piano della si- curezza, della libertà e soprattutto della intelligenza umana.
Non è l’ IA in se che spaventa, ma l’umana idiozia, l’incapacità di padroneggiare le cause e gli effetti, il delirio di onnipotenza tecnologica”.
nica e declina l’umano.
Piccola riflessione filosofica: Ba-
cone: “Sapere è potere”; Socrate: “So di non sapere” ma c’è anche: “Sapere di non potere”, ovvero la coscienza dei propri limiti, bisogna avere il coraggio e la umiltà di fer- marsi come nel ricorrere alla bomba atomica e nel saper gestire la Intel- ligenza Artificiale.
E il pericolo potrebbe essere la sostituzione del mondo reale, delle identità e della natura dell’uomo, con una grande bolla in cui sparisce la realtà, e tutto ciò che finora la costi- tuisce: la storia, il pensiero, la vita, la presenza, il corpo con il transu- manesimo, la natura.
Una applicazione meno perni- ciosa ma ugualmente pericolosa sotto l’aspetto sociale è l’utilizzo della IA per il riconoscimento facciale o biometrico (una tecnologia che consente di identificare una persona analizzando le sue fattezze, come forma del viso, distanza degli occhi, forma della bocca, eccetera) e che è in condizione, ad esempio, di rac- cogliere informazioni molto sensibili sulla singola persona, inserendola in un data base centrale, utilizzabile dai Governi e dalle autorità pubbli- che a scopo di sorveglianza e con- trollo, portando di fatto ad una dimi- nuzione, se non alla scomparsa, della privacy e della libertà indivi- duale.
Possiamo chiudere con le parole preoccupate di Harari: “L’IA minac- cia soprattutto le democrazie. Po- tremmo raggiungere il punto in cui il sistema politico ed economico con- sidera milioni di persone come “mangiatori inutili” e questo avrà ter- ribili conseguenze. Dobbiamo ren- derci conto che l’IA è la prima tec- nologia nella storia in grado di prendere decisioni da sola. Può prendere anche decisioni su di noi. Sta già accadendo e sta accadendo così in fretta che la maggior parte delle persone non capisce nem- meno cosa stia accadendo”.
A noi non resterà che scegliere tra Mammona e Dio, tra la digitaliz- zazione a servizio di una anonima pervasiva Intelligenza Artificiale e il Libero Arbitrio, tra la nostra ombra e la propria luce.
Ray Kurzweildi di Google, che ha
Potremmo dire che cresce la tec-
Vincenzo Angelini
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