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  L’UE regolamenta l’Intelligenza Artificiale
L’Intelligenza Artificiale (in si- gla IA) è una disciplina del- l’informatica che studia se e
in che modo si possono realizzare sistemi informatici intelligenti (har- dware e programmi software) in grado di simulare la capacità, e il comportamento del pensiero umano.
Ovvero: a) pensare in modo ana- logo; b) pensare razionalmente; c) agire razionalmente e analoga- mente a quanto fatto dagli esseri umani.
Il pericolo che oggi esiste è so- prattutto relativo alla privacy e ai dati sensibili nonché alla comprensione degli algoritmi con i quali vengono progettati.
Attualmente ciò che già abbiamo è il CHATbot, un software progettato per simulare una conversazione con un essere umano.
Poi abbiamo l’IA forte, ovvero quella che sarebbe in grado – in un futuro non definito – di pensare e agire in modo simile all’essere umano in tutti gli aspetti: pensieri, emozioni, percezioni, volontà, ec- cetera.
È su questa IA che, seppure in corso di realizzazione, si appuntano le critiche e i timori non solo degli studiosi ma anche dei filosofi e della società nel suo complesso.
Venerdì 8 dicembre 2023 rappre- sentanti di Commissione, Consiglio e Europarlamento hanno approvato il Regolamento europeo sulla Intel- ligenza Artificiale che prova a met- tere dei paletti e delle regole allo svi- luppo ed all’utilizzo della IA specialmente per quanto attiene alla protezione dei Diritti. In particolare, i colossi OpenAi, Meta e Google sa- ranno sottoposti a regole vincolanti su trasparenza e sicurezza e non tanto a codici di condotta volontaria.
Tierry Breton, presidente del gruppo di lavoro, ha definito questo Regolamento un “momento storico” che permetterà a ricercatori e aziende europee di guidare la corsa globale alla IA.
Limiti sono stati imposti, ad esem- pio, al social scoring (sorveglianza di massa) usato in Cina per il con- trollo sociale, mentre l’utilizzo delle applicazioni di IA nei contesti di poli- zia per il riconoscimento biometrico, avverrà solo in caso di reati gravi e
previa autorizzazione del giudice. Anche gli algoritmi di riconosci- mento delle emozioni vengono ban- diti da scuole e luoghi di lavoro così come sarà vietata la categorizza- zione su informazioni sensibili come: razza, religione e orientamento ses-
 





















































































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