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 Grandangolo
Le ragioni dello “stare insieme”
Come neo Presidente del Sindacato dei dirigenti del Gruppo FS Italiane –
eletto insieme alla governance nel 29esimo Congresso nazionale di As- sidifer-Federmanager – vorrei co- minciare l’esercizio di questa re- sponsabilità condividendo alcune brevi riflessioni che tre parole mi hanno suggerito.
La prima è l’aggettivo “ventino- vesimo”, che richiama subito la pre- senza di una storia che non è nata ieri, ma affonda le sue radici nel 1946, quando i “funzionari” del- l’Azienda Autonoma FS decisero di trasformare un movimento preesi- stente in Sindacato.
Una storia che si è dipanata nel corso di diverse stagioni politiche del Paese, di diversi assetti nella na- tura giuridica delle Ferrovie Italiane (Azienda Autonoma, Ente pubblico economico, Società per Azioni) ma anche di diverse stagioni culturali nelle quali si sono alternate visioni orientate al servizio pubblico e allo Stato prima e al mercato e alla im- presa poi, con i necessari cambia- menti nella cultura e nella “visione” richiesta alla classe dirigente in Azienda.
Poi, la parola “dirigenti”, il sostan- tivo che ci fornisce il secondo spunto di riflessione. Una categoria essen- ziale per il Paese ma ben strana quella dei dirigenti, da sempre sulla “soglia” fra il mondo del lavoro di- pendente e la partecipazione “all’im- presa”. Non una ambiguità ma piut- tosto una ambivalenza, che fornisce però al mondo esterno la possibilità di guardare alla categoria secondo il punto di vista più conveniente in relazione alle circostanze.
In ultimo “Gruppo FS Italiane”, che per l’intero Paese non è soltanto il principale player della mobilità e un’importante stazione appaltante per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e non solo, punto di arrivo delle ferrovie italiane e della loro sto-
ria e insieme il punto di partenza per il futuro.
Un futuro che possiamo non solo immaginare ma già intravedere nella tendenza all’ampliamento del campo di azione del Gruppo FS, già oggi chiamato a gestire in forma in- tegrata non solo la mobilità ma an- che le infrastrutture di trasporto di persone, merci ed energia e a dare un contributo importante alle trasfor- mazioni urbane nei nodi delle reti in- frastrutturali del Paese.
Già questo presente deve trovare il Sindacato aperto all’accoglienza di sempre nuove esperienze e pro- fessionalità, pronto a condividere con colleghi nuovi il senso di appar- tenenza al Gruppo FS e, non ultime, le migliori attribuzioni normative ed economiche.
Oggi è nella continuità e conti- guità della storia della Azienda e del Sindacato dei suoi dirigenti che trova ragione l’orgoglio di stare ancora in- sieme e la consapevolezza delle re- sponsabilità conseguenti che deve accompagnare la governance del Sindacato eletta nel 29esimo Con- gresso nazionale di Assidifer-Feder- mananger.
Responsabilità e orgoglio, quindi, nel rappresentare una categoria di dirigenti, quelli del Gruppo FS Ita- liane, che hanno una loro ricono- scibilità nel panorama dirigenziale nazionale per professionalità spe- cifiche e senso di appartenenza.
Da queste peculiarità dei dirigenti FS deriva la necessità di una rap- presentanza forte dei loro legittimi interessi economici, normativi e di riconoscimento di status, senza che l’ambivalenza (e non l’ambiguità) della loro posizione sia percepita – purtroppo spesso anche dai dirigenti stessi – come motivo per non affron- tare le questioni che sono sul tavolo o giustificazione all’individualismo.
Se ingaggio e condivisione degli obiettivi aziendali e conseguente im- pegno per raggiungerli possono es-
sere dati per certi nella categoria dei dirigenti del Gruppo FS Italiane, non altrettanto può dirsi per la soddisfa- zione riguardo al trattamento eco- nomico e accessorio, soprattutto se confrontati con quanto avviene in al- tre realtà industriali del Paese, con le conseguenti ricadute motivazio- nali.
Di questi fattori una impresa come il Gruppo FS Italiane non può non tenere conto e la loro misura è un contributo importante che solo un Sindacato dei dirigenti può fornire al management aziendale, anche per evitare che un disallineamento nel trattamento dei dirigenti del Gruppo rispetto a quanto avviene in altre grandi imprese, si traduca in una difficoltà di recruitment di risorse di qualità o peggio in una fuga al- trove delle risorse più brillanti e com- petitive.
Questa considerazione offre un ampio spazio contrattuale con l’Azienda, all’interno del quale può esprimersi una dialettica virtuosa che conduca a risultati positivi per entrambe le parti in causa, in una logica win-win, l’unica applicabile in un rapporto fra una Azienda e il Sin- dacato dei suoi dirigenti.
In questo numero
  1 Molto c’è da fare
2 Grandangolo
Le ragioni dello “stare insieme”
5 Insieme per costruire il nostro futuro
7 Il programma della nuova Segreteria generale
9 Un nuovo capitolo per la storia sindacale dei dirigenti
del Gruppo FS Italiane
15 La lettura
Partecipare all’impresa globale






































































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