Page 2 - Collegamenti 3_2017
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             Caffè corretto
 Capita spesso di avere un confronto di idee con i col- leghi neo assunti o neo
promossi. Sono – come è intuibile – in una fascia generazionale com- presa fra i trenta e i quaranta. Dotati di comprensibile entusiasmo e di no- tevole autostima, fanno fatica a ca- pire l’importanza di una tutela col- lettiva degli interessi. Ritengono – a torto o a ragione – di dovere tutto alle loro capacità professionali e di networking.
Non è che i colleghi un po’ più avanti negli anni non siano – tradi- zionalmente – “individualisti” e dotati degli stessi (a seconda di come la si vede) pregi o difetti: ricordo che tempo fa andava l’anglicismo or up o out, che in italiano significava o continui a sgomitare o sei comunque fuori perché ti classificano come un rinunciatario rassegnato.
Solo che si capiva che comun- que, in carriera o no, anche in tempi di intelligenza artificiale e app per ogni gusto ed esigenza, continua a persistere un forte nucleo duro di interessi che, se non tutelati, manu- tenuti e ben vigilati collettivamente, si deteriorano.
In particolare la carriera – se vista sul medio lungo termine – non sem-
pre garantisce la continuità del net- working e dell’adeguatezza profes- sionale: soprattutto per quest’ultimo aspetto non si è fatta la faticosa, ma sempre efficace, scelta di vita del “long life learning”.
Non è una minaccia per i giovani: non solo devono iscriversi al sinda- cato, ma anche, partecipando per quel poco che gli impegni di lavoro e famiglia lo permettono, cercare di rivitalizzarlo.
Forti istituti come tutele previden- ziali e assistenziali non nascono sotto l’albero o per volontà azien- dale, anzi la loro rappresentanza
(Confindustria, tanto per essere pre- cisi) trasformerebbe volentieri gli enti che gestiscono queste tutele (FASI in particolare), in meccanismi profit oriented, snaturando la loro natura di solidarietà intercategoriale.
In conclusione cari “giovani” colleghi iscrivetevi e – se potete – partecipate: non fatevi tentare eccessivamente dal demone dell’in- dividualismo: se no – presi ad uno ad uno – basta un momento di debolezza per trasformarsi da leone in gazzella.
LE NOMINE NEL GRUPPO
A settembre sono state effettuate le nomine dei nuovi vertici di Tre- nitalia, a cui sono seguiti a catena una serie di spostamenti e avvi- cendamenti in diverse Società del Gruppo.
Orazio Iacono è il nuovo AD e DG di Trenitalia al posto di Barbara Morgante, che ha assunto la Direzione Centrale Governance Par- tecipazioni Estere di FS Italiane. Gianpiero Strisciuglio e Maria An- nunziata Giaconia sono stati nominati Direttori delle Divisioni Pas- seggeri rispettivamente Long Haul e Regionale di Trenitalia. Mentre formuliamo i più sinceri auguri di buon lavoro a tutti, riscon- triamo nell’assenza di brutalità e nella ricerca di soluzioni organiz- zative il meno traumatiche possibile un segno della nuova stagione dei rapporti tra l’Azienda e i suoi manager. Ci auguriamo che tale stagione possa durare a lungo.
Paolo Parrilla
  


















































































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