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 Dal XXIX Congresso di Anzio
Obiettivi chiari e inderogabili per il nuovo Direttivo Assidifer
 Foto archivio Fondazione FS Italiane
Lo Statuto Assidifer è la Carta che tutti i dirigenti associati ad Assidifer accettano e fan-
no propria e l’Azienda riconosce. Le modifiche proposte dalla Com- missione Statuto del 21 luglio 2021, in particolare quelle contenute negli articoli 1 e 2, costituiscono un man- dato ben preciso, con obiettivi chiari e inderogabili, dei quali dovrà farsi carico la nuova squadra che sarà eletta dal Congresso. E che anche noi tutti, dirigenti in servizio attivo e dirigenti in pensione, dobbiamo fare nostri.
Il lungo ed importante corso bien- nale di Antropologia Organizzativa della facoltà di Filosofia della Pon- tificia Università Antonianum, che ho frequentato negli ultimi due anni,
e appena conclusosi, mi ha dato di- verse informazioni e indicazioni su cosa fare per ottemperare al man- dato e raggiungere gli obiettivi pre- cedentemente elencati.
COSTITUZIONE. “L’Associazio- ne è autonoma, apartitica, indipen- dente, non ha fini di lucro, promuove la cultura della legalità e della in- clusione sociale ed è regolata dal presente Statuto.” (art. 1, secondo capoverso)
Rispettare le persone, le regole, l’ambiente. Operare per il bene co- mune, quello che sta oltre noi, nel- l’ottica della persona ed in funzione dell’ambiente. Favorendo una so- cialità che nel valorizzare la persona promuova un senso di appartenen- za fondato sulla responsabilità con-
divisa. Facendo attenzio- ne che le leggi non dimen- tichino, superino o sovra- stino le persone. Optare ed operare per lo sviluppo della solidarietà, azione preliminare dell’inclusione sociale.
Traduzione concreta ed operativa: definire un programma di gestione del rapporto contrattuale Azienda - Dirigenti, con regole ben definite, che metta sullo stesso piano gli interessi dell’Azienda ed il ben-stare e i diritti dei dirigenti. In questo pro- gramma debbono rientra- re tutti i dirigenti e le figure manageriali, in servizio ed in pensione, ognuno per la parte di loro competen- za, spettanza e pertinen- za. È in questo modo che si realizzeranno l’inclusio- ne sociale e la solidarietà orizzontale (di status) e verticale (di livelli). Inclu- sione che origina ricchez- za di valori e di esperien- za, condivisione di beni e
non concorrenza o sottrazione di benefici.
Per spiegare questo passaggio calza bene l’esperienza della ‘con- cessione’ della Business class. Ori- ginariamente riconosciuta ai soli di- rigenti di primo livello, poi estesa a fatica a tutti i dirigenti in servizio (at- tivo). Con l’esclusione dei dirigenti in pensione. Fa riflettere il fatto che per una cosa così marginale e di così poco valore l’Azienda abbia fatto il distinguo tra dirigenti in ser- vizio e dirigenti in pensione; tra di- rigenti di serie A e dirigenti di serie B. Dunque un diritto acquisito quale la CLC viene frazionato. Questa operazione può obiettivamente es- sere definita esclusione strisciante. Nulla vieta che un domani si passi





















































































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